Assegno di Maternità dello Stato 2022
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L’assegno di maternità dello Stato è un sostegno economico che la madre o il padre, se sono lavoratori atipici o discontinui, possono richiedere per la nascita di un bambino, nonché per l’adozione, l’affidamento. Si tratta di un aiuto strutturale per i genitori in difficoltà il cui importo varia di anno in anno, rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo. In questa guida vi spieghiamo come funziona l’assegno di maternità dello Stato, a chi spetta e come fare per richiederlo. Per l'anno 2022 è corrisposto nella somma di 2.183,77 euro.
L’assegno di maternità dello Stato è una prestazione assistenziale concessa ed erogata direttamente dall’INPS. È destinato ai lavoratori atipici e discontinui che non hanno a disposizione abbastanza contributi per fruire dell’assegno di maternità ordinario. Disciplinato dall’articolo 75 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, viene chiamato spesso anche “assegno maternità base” o “maternità INPS” e si affianca all’assegno di maternità dei Comuni. Differisce da questa seconda prestazione assistenziale perché viene riconosciuto ai lavoratori discontinui. L’assegno dei Comuni, invece, è destinato ha chi ha un ISEE molto basso.
I lavori atipici sono quelli che prevedono contratti di lavoro diversi dai tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro autonomo e con partita IVA. Si tratta, in buona sostanza di quei rapporti rientrano nel diritto civile ma vengono scritti in maniera concorde dalle due parti, il datore di lavoro e il lavoratore, a seconda delle caratteristiche dell’attività da svolgere. I lavori discontinui sono invece quelli che non prevedono un impegno lavorativo continuativo e permettono la sospensione temporanea del lavoro con intervalli variabili. Queste professioni sono elencate nel R.D. 6 dicembre 1923, n. 2657.
L’assegno di maternità statale spetta ai cittadini italiani, comunitari oppure extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Per la madre, in ogni caso, deve anche essere garantita la residenza in Italia al momento del parto o dell’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Più precisamente, a poter ricevere la maternità dello Stato sono i seguenti soggetti:
La prestazione è riconosciuto a fronte della nascita, nonché per affido o adozione di un minore di età non superiore ai 6 anni o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali.
Per ottenere l’assegno di maternità dello Stato, i destinatari devono risultare in possesso di determinati requisiti lavorativi o contributivi. Per la madre, tuttavia, esiste una distinzione tra i casi in cui lavori o meno, ovvero:
Per il padre, sempre nelle rispetto delle condizioni sopraelencate, sono previsti dei requisiti aggiuntivi che lo legittimano a richiedere la prestazione assistenziale al posto della madre, ovvero:
In quest’ultimo caso non sono richiesti i requisiti sia dei 3 mesi di contributi tra i 18 e i 9 mesi precedenti e sia della perdita del diritto da non più di 9 mesi a prestazioni previdenziali o assistenziali. Ciò in quanto il diritto all’assegno deriva dalla madre o donna deceduta.
L’assegno di maternità dello Stato per il 2022 ha un importo fissato, nella misura intera, a 2.183,77 euro. La cifra è specificata dalla variazione dell’indice ISTAT per il 2022, stabilita dalla Circolare INPS n.35 del 04-03-2022. L’ammontare spetta per intero se il richiedente non può contare su alcuna tutela economica, altrimenti viene erogato ad integrazione. Infine, va precisato che in caso di parto gemellare, di adozione o affidamenti plurimi, l’importo dell’assegno è moltiplicato per il numero dei bambini nati, adottati o affidati.
La domanda deve essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione, affidamento oppure ingresso in Italia in caso di adozione internazionale. L’assegno di maternità dello Stato non è cumulabile con l’assegno di maternità del Comune né con l’indennità di maternità. Inoltre, l’assegno di maternità non costituisce reddito e dunque non va riportato in dichiarazione. È, invece, cumulabile con l’assegno unico universale.
Il termine per la definire le domande per l’assegno di maternità INPS è stato fissato in 55 giorni. Lo prevede il Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’articolo 2 della Legge n. 241 del 1990.
Nel caso di domanda respinta per assenza di requisiti, la domanda di assegno di maternità dello Stato viene trasmessa d’ufficio al Comune del richiedente. Sarà esaminata come domanda di assegno di maternità del Comune.